tessuti africani Kuba e Shoowa

I TESSUTI AFRICANI KUBA

I tessuti africani Kuba provengono dal territorio Kuba, una vasta regione della Repubblica Democratica del Congo, dove vive una confederazione tribale composta da una dozzina di popoli diversi, tra cui gli Shoowa, i Bushoong, gli Ngongo per citarne alcuni.

I tessuti africani Kuba sono frutto di un processo che richiede molto tempo. In primo luogo le fibre della palma della rafia vengono messe a nudo ed impastate per ammorbidirle, poi vengono colorate utilizzando dei coloranti vegetali, generalmente nelle sfumature dell’avorio, del marrone, del rosso argilla. Infine vengono tessute a mano a telaio, solitamente da tessitori maschi. A questo punto il tessuto può essere di nuovo sottoposto a tintura prima di passare alle donne per i lavori di finitura e decorazione, con tecniche diverse, che vanno dal ricamo al dipinto, all’applicazione di tessuto, conchiglie o altri materiali.

Considerati oggetti di grande valore, questi tessuti africani in passato venivano usati come paramenti nelle cerimonie più importanti, come dote nuziale e anche come vera e propria valuta universalmente accettata nell’ambito della confederazione.

tessuti africani  Kuba hanno un aspetto sorprendentemente moderno. Usano sistemi improvvisati di segni, linee, colori e trame, spesso sotto forma di complessi motivi geometrici rettilinei. Le loro applicazioni ricordano opere di maestri del XIX e XX secolo come Matisse, Picasso, Klee, Penck e Chellida. Questa non è una coincidenza: il design dei tessuti Kuba ha ispirato tutti questi artisti!

L’appliquè è una delle tecniche più diffuse tra i Kuba. Per creare un’appliquè i Kuba dapprima disegnano motivi decorativi di tipo geometrico su di un telo, quindi ritagliano questi disegni e li applicano, attraverso la cucitura, su un tessuto di colore diverso, che a sua volta viene posizionato sopra ad un altro telo. Le applicazioni di tessuto più diffuse sono di colore marrone scuro o nero su uno sfondo ecrù, oppure di colore rosso o giallo.

Ciò che invece contraddistingue i tessuti africani degli Shoowa è la rinuncia alla simmetria. I motivi iniziano da un angolo del tessuto e arrivano fino agli estremi, diversificandosi lungo tutto il percorso. Le singole forme fuoriescono da sè stesse e si trasformano così tanto che alla fine non hanno più nulla, o molto poco, in comune con ciò che erano all’inizio. Strutture che erano semplici si trasformano, appaiono quasi tridimensionali nei loro continui intrecci. Sembrano variare all’infinito in molteplici forme per diventare un magico turbinio di segni che sin dalla prima occhiata hanno il potere di lasciare l’osservatore letteralmente senza fiato.

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